MARIA GRAZIA CUCINOTTA “Il bene porta bene”
Come ti trovi in questa tua nuova esperienza su La7, dove conduci il programma “L’Ingrediente Perfetto”?
Molto bene, amo tanto cucinare. Non nascondo che quando me lo hanno proposto sono stata abbastanza titubante perché, pur essendo un’appassionata di cucina, avevo paura di non riuscire in quanto era la mia prima volta.

Foto di Gaetano Cucinotta
Trucco: Lorena Leonardis ● Capelli: Antonio Pruno ● Abiti: Amen ● Stylist: Mario Cavallaro
Quando fai una trasmissione come questa, ogni giorno ti sperimenti in piatti diversi e quindi adesso posso dire di aver imparato tanto. Ammiro la creatività che mettono dentro gli chef, ogni puntata inventano cose nuove, ad esempio un semplice cavolfiore lo trasformano in spuma o te lo presentano sotto un altro punto di vista. Attraverso questo programma riesco a usare anche la mia creatività.
Conduco anche un nuovo talk show “A tu per tu” che va in onda sempre su LA7 il sabato mattina alle 12:00, dove in ogni puntata intervisto un ospite, un amico celebre, e in suo onore viene proposto un menù particolare.
Qual è il piatto che ti riesce di più, il tuo cavallo di battaglia?
Fino a qualche tempo fa, avrei detto i primi piatti. Oggi invece sono contenta perché sto imparando a fare un po’ tutto, anche i secondi e riesco molto bene nei dolci. Ad esempio ho fatto la cheesecake che non avrei mai saputo fare prima.

MARIA GRAZIA CUCINOTTA
Messinese di 54 anni, è Sposata dal ’95 con l’attore Giulio Violati, nel 2001 è diventata madre di Giulia, laureata in Economia e Management alla Luiss di Roma ora in America per un tirocinio alle Nazioni Unite.
Sei una grande professionista a tutto tondo, produttrice e attrice cinematografica. Com’è nata la tua passione per il Cinema, era il tuo sogno da piccola?
Si, era un mio sogno come penso che sognino tutti i ragazzini e le ragazzine. Ma un sogno molto lontano e proibito essendo nata in Sicilia. Ho iniziato col fare la modella ma non avevo il fisico adatto, che invece è risultato perfetto quando ho cominciato a stare in televisione e poi al cinema. E non ho mai più smesso, quest’anno sono ben 37 anni di lavoro.
Raccontaci qualche aneddoto della tua partecipazione al film Il Postino accanto al grande Massimo Troisi.
Sono tantissimi, perché in tutti questi anni è capitato di tutto legato a Il postino. Direi che è un film miracoloso, se ne parla da oltre 30 anni ed è rimasto nel cuore degli Italiani e di tutti coloro che lo hanno visto nel mondo. Mi auguro che i giovani d’oggi abbiano modo di studiare ed apprezzare il Cinema e i grandi registi. Come abbiamo fatto noi. Sarebbe un peccato se tutto ciò andasse perso.
Nella tua straordinaria carriera hai avuto la fortuna di lavorare con bravissimi attori e di essere una delle poche “bond girl” nel film Il mondo non basta della serie 007. Com’è stata questa esperienza?
Mai nella vita avrei creduto di divertirmi così tanto.
È stato bellissimo, molto avventuroso e a tratti ho amato anche il pericolo.
Tutte le scene del film sono fatte dal vivo, non ci sono scene finte di conseguenza c’era anche il fatto di ritrovarti a fare cose che nella vita mai e poi mai mi sarei sognata di fare.
Mi dicevo: cavolo ma sono qua, sono veramente io!

L’abbiamo vista da poco nelle sale con il film “Brividi d’autore” sull’importante tema dei bambini scomparsi.
Tre nuovi film in uscita: “Il meglio di te” presentato a Cannes, “Goffredo e l’Italia chiamò” e il film d’autore “Adesso gli agnelli possono pascolare in pace”
Maria Grazia, ti abbiamo visto recentemente al cinema con il film Brividi d’autore, ce ne vuoi parlare?
È un film di una tipologia Horror che non avevo mai osato fare. In verità mi sono accostata al genere perché all’inizio quando il regista Pierfrancesco Campanella mi ha contattato, ho capito che avrei avuto l’occasione di parlare di un argomento a me molto caro, quello dei bambini che spariscono. Perché purtroppo c’è tanta gente completamente fuori di testa.
E quindi è stato un modo per poter trattare un argomento che viene da tutti un po’ ignorato, ma che è un problema veramente serio.
Sei sempre bellissima e con una linea invidiabile. Cosa fai per tenerti in forma? Segui un’alimentazione particolare?
È sicuramente merito di mia mamma ed il suo DNA.
Poi ci metto del mio, non bevo, non fumo.
Mangio, quello sì, però sto attenta all’alimentazione.
Ho 54 anni e di conseguenza il tempo passa per tutti, ci si dà delle regole, quelle di cominciare a pensare un po’ di più a se stessi.
Per me ad esempio è importante vedere da dove provengono i prodotti.
Per questo aspetto il programma “L’Ingrediente perfetto” mi ha insegnato moltissimo, tratta anche argomenti di salute, ed è logico quando si parla di alimentazione.
Nel programma promuoviamo il cibo italiano e tutto quello che sono le eccellenze e i piccoli grandi prodotti che rendono il nostro piatto speciale.
Soprattutto perché noi siamo veramente quello che mangiamo, dobbiamo fare più attenzione a tutto.
“è importante vedere da dove provengono i prodotti che mangiamo”
È vero che costa andare a prendere le cose da un contadino e si fa fatica, perché comunque investi anche sul tempo che sembra sprecato, in realtà è tempo guadagnato in salute. In famiglia, ad esempio, abbiamo l’abitudine di andare a fare la spesa a km 0, cioè direttamente dai contadini e dalle persone che hanno dei prodotti sani, e poi anche quella di cucinare tutti i cibi, invece di comprare precotti e confezionati.
Spesso vado di fretta, ma a casa il tempo per cucinare me lo prendo.
Parlando di sana alimentazione, sei favorevole a ciò che sta succedendo in nord Europa e al paragone del vino alle sigarette? sembra che l’Irlanda abbia ottenuto il via libera dalla Commissione Europea per apporre la scritta “L’alcol fa male” su tutte le etichette di vino.
La ritengo un’assurdità.
Un buon bicchiere di vino lo consiglierei a tutti.
Anzi suggerirei di fare dei corsi di degustazione anche nelle scuole, per far capire ai ragazzi come assaporare il vino senza abusarne, per istruirli senza provare a spaventarli su conseguenze dovute agli eccessi, perché tanto i ragazzi quando vogliono fare qualcosa non hanno paura di niente, e poi gli eccessi fanno male in qualsiasi caso e ingerendo qualsiasi prodotto.

Maria Grazia Cucinotta conduce su La 7 i programmi settimanali di cucina “L’Ingrediente Perfetto” in onda tutte le domeniche alle 10:10 e “A Tu per Tu” dove invita a pranzo un amico celebre in onda il sabato alle 12:00
Nuovi progetti?
Ho tre nuovi film in uscita. “Il meglio di te” presentato a Cannes, prodotto da Golden Hour Films, Rai Cinema, regia di Fabrizio Maria Cortese.
Un film che mi vede protagonista di una storia d’amore piena di risvolti, con Vincent Riotta, Daphne Scoccia, Anita Kravos, Simone Montedoro, Giusi Merli, Gilbert Melki, Alessandra Costanzo, Piotr Adamczyk.
“Goffredo e l’Italia chiamò”, regia di Angelo Antonucci, prodotto da Futuro Productions, Elite Group International, racconta la storia di Mameli, dove sono la mamma, la Marchesa Adelaide, con Vincent Riotta nel ruolo del padre, l’Ammiraglio Giorgio Mameli, Stefania Sandrelli interpreta nonna Angela, Emanuele Macone che è Goffredo Mameli e Francesco Baccini nei panni del compositore Michele Novaro
Poi sono la protagonista del film d’autore “Adesso gli agnelli possono pascolare in pace”, per la regia di Beppe Cino, prodotto da Corrado Azzollini per Draka Production, dove interpreto Fofina un ruolo ironico legato al territorio, tra sogno e realtà, passato e presente. Nel cast ci sono Massimo Venturiello, Dante Marmone, Tiziana Schiavarelli, Umberto Sardella, Rossella Leone e Pinuccio Sinisi.
Nella vita privata ti senti appagata?
Moltissimo! Nella vita privata mi sento appagata e il prossimo anno saranno 30 anni che vivo serenamente con mio marito, quindi devo dirti che è stato un investimento che ha funzionato per entrambi, ci siamo messi insieme nel ‘94 e nel ’95 ci siamo sposati.
C’è un segreto che ci vuoi svelare per mantenere viva la coppia?
Non esistono esempi da seguire, ma solo il cuore. Stare bene insieme, con una persona che ti rispetti, che non sia violenta, che non abusi o ti preclusa la libertà.
“Non esistono esempi da seguire, ma solo il cuore”
Sogni nel cassetto?
Di sogni ce ne sono ancora tanti. Adesso sto collaborando con una ragazza, si chiama Francesca Tricarico ed è una regista meravigliosa che praticamente lavora con le donne in carcere e dà loro la possibilità di poter rinascere attraverso il teatro. Tante di queste donne adesso sono in libertà o in semi libertà provvisoria e fanno un tour di spettacoli. Sono felici perché per la prima volta nella loro vita hanno avuto la possibilità di rimettersi in gioco e soprattutto di fare la scelta giusta, quella di stare nel bene, cosa che prima non avevano mai avuto la possibilità di fare. Un bellissimo progetto e amo collaborare con queste persone che veramente fanno del bene, perché il bene porta bene.
Articolo tratto dalla rivista Destinazione Benessere n°27 di Luglio 2023
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