AMADEUS “L’equilibrio delle piccole grandi cose”
Amadeus, una vita piena di successi e soddisfazioni dovuta alla semplicità di un uomo colto e amabile.
Dove trovi questo equilibrio?
L’equilibrio lo trovo nelle piccole grandi cose della vita che faccio. La possibilità di fare un lavoro che ho sempre amato mi da serenità, come le persone che mi circondano, la mia famiglia, gli hobby, tutti quelli che collaborano con me. Credo di avere la giusta visione delle cose importanti. Di natura sono una persona serena ed equilibrata e ciò traspare all’esterno. Mi diverto lavorando e ciò mi consente anche di farlo in maniera rilassata. Ho iniziato questo lavoro tanti anni fa e ho fatto molta gavetta che mi ha formato caratterialmente. Oggi tutta questa esperienza mi consente di affrontare al meglio ogni situazione difficile e, quando ci sono degli imprevisti, mi aiuta a gestirli con la dovuta calma.
Ad esempio, quando durante le trasmissioni in diretta accadono cose insolite, i classici fuori programma, riesco a gestirli facilmente e ad improvvisare.
Che sport fai per essere così in forma?
Non faccio un particolare sport, adoro fare camminate in spiaggia, in montagna e all’aria aperta, ma negli ultimi due anni per il festival di Sanremo non sono riuscito a ricavarmi neanche un ritaglio di tempo. Durante la settimana vivo a Roma dove registro I soliti Ignoti e nel week-end raggiungo la mia famiglia a Milano, perciò mi tengo in forma soprattutto curando l’alimentazione.
“Adoro fare camminate in spiaggia, in montagna e all’aria aperta”
Allora parliamo di sana alimentazione, che gusti hai?
Prediligo piatti molto semplici, a base di pesce, pasta, tanta verdura e frutta. Da oltre 15 anni ho eliminato la carne rossa e il sale, e devo dire che mi trovo molto bene. Spesso mi capita di mangiare fuori casa e chiedo gentilmente di evitare di aggiungere sale alla cottura della pasta, nella preparazione della pizza e dei vari piatti.
Assaggio tutto ma spizzico senza esagerare. Non sono uno che ama le grandi abbuffate, mangio poco e poco condito. Ad esempio la pasta la gradisco anche solo con un filo d’olio e Parmigiano.
Però sono molto curioso e amo assaggiare, soprattutto quando sono all’estero mi lascio tentare dalla cucina locale per scoprire i sapori e i gusti del paese.
Anche in Italia, non voglio perdermi le bontà e i piatti tipici del territorio. Ad esempio quando sono a Genova scelgo un buon piatto di pasta al pesto o la mitica focaccia, se mi trovo a Napoli assaggio volentieri la pasta con provola e patate.
La tua splendida moglie Giovanna Civitillo ti aiuta in questo?
Mia moglie Giovanna, da buona Campana, mangia diversamente ed è una buona forchetta. A lei piace stare a tavola, mentre io non sono per quei pranzi lunghi, dopo un po mi stanco. Ama cucinare e se prepara una lasagna per me è sicuramente con verdure, ma poi assaggio a anche un boccone di quella classica.
La tua idea di benessere?
Per me il benessere è nelle piccole cose della vita, la serenità che si raggiunge negli anni, un equilibrio psicofisico.
E’ un modo di vivere in maniera equilibrata, accontentarsi, che non vuol dire sapersi accontentare, ma significa donarsi piccole cose, gioire delle piccole soddisfazioni, come un regalo, una passeggiata all’aria aperta, andare a guardare il mare o la montagna e prendere ciò che offrono di bello.
Se lo si desidera, anche farsi un piatto di carbonara una volta ogni tanto, non fa male se ti da soddisfazione.
Non ho mai fumato o bevuto superalcolici, e anche se stappo una bottiglia di buon vino quando sono in compagnia, ne bevo solo mezzo bicchiere e va bene così.
Il luogo preferito per le tue vacanze?
Non ho una località fissa, mi piace conoscere culture diverse e viaggiare. L’Italia mi piace tutta per le sue straordinarie bellezze, dalla Liguria alla Sardegna, la Sicilia, la Campania o le Marche. Faccio soprattutto mare ma amo anche la montagna. In particolare vado spesso in Valle d’Aosta e sul Monte Bianco con mio figlio.
Sicuramente se ho solo 15/20 giorni di vacanza preferisco andarmene all’estero, essere il sig. Sebastiani e giocare a pallone con mio figlio tranquillamente in spiaggia.
D’estate, se non vado al mare, è come se non avessi fatto vacanza.
“D’estate se non vado al mare, è come se non avessi fatto vacanza”
Il Festival di Sanremo, con le note difficoltà Covid e le tante critiche iniziali, si è dimostrato il più forte e completo di sempre. Che effetto ti fà aver vinto la tua personalissima “scommessa”?
Una grande soddisfazione, soprattutto il non essermi arreso alle difficoltà. Sarebbe stato più facile rinunciare, invece ero convinto che la musica italiana meritasse, a maggior ragione in questo periodo buio del Covid, di arrivare forte al cuore delle persone.
E’ stato molto difficile gestire gli aspetti burocratici e tecnici dello spettacolo. Durante la fase organizzativa passavo più tempo a discutere delle procedure anti Covid che del programma artistico.Sai, in Italia spesso c’è un modo strano di affrontare le situazioni difficili: se è difficile evitiamo…meglio non fare. Io invece, al contrario, sono per affrontare le cose soprattutto se sono complesse, mi stimolano.
In molti mi dicevano che sarebbe stato meglio rinunciare al Festival di Sanremo, ma io invece ho lottato per realizzarlo. Cosa sarebbe stato se nella storia del Festival fosse stato scritto “anno 2021: non realizzato”. E poi avevo fatto una promessa e ho voluto mantenerla, per Sanremo, per i cittadini, per il pubblico televisivo, per gli sponsor, per gli addetti ai lavori, i tecnici, i musicisti, insomma per tutti. E che ne sarebbe stata della canzone italiana nel mondo, gli artisti, i brani… Ho voluto fortemente affrontare questa sfida, e ho avuto ragione.
In Italia è tutto molto complicato, c’è una burocrazia enorme che non facilita le imprese e chi ha voglia di fare.
Vado spesso in Spagna, dove vive mia figlia e lì mi trovo a mio agio, come a casa. E’ un paese bellissimo e gli spagnoli sono molto affidabili, precisi, puntuali. Sono molto avanti per quanto riguarda lo sviluppo alle imprese, come organizzazione, logistica e tecnologia. Ho un amico che ha aperto un ristorante in due giorni. Qui in Italia non è così, troppa burocrazia.
“Sono per affrontare le cose soprattutto se sono complesse, mi stimolano”
E’ stata una scelta vincente anche quella di puntare su “giovani Big”
Si, hanno presentato dei brani molto belli e che stanno avendo un successo enorme. Le loro canzoni sono da mesi in vetta alle classifiche tra i brani più ascoltati.
Progetti futuri?
Dopo I soliti Ignoti ho vari progetti in cantiere che non posso ancora svelare. Posso dire che mi piacciono i “quiz” e che attendo la nuova programmazione di settembre.
Un sogno nel cassetto?
Come sai, io mi ritengo già soddisfatto della mia carriera, “sono un ragazzo fortunato“ per citare la canzone di Jovanotti.
Ho fatto tutto quello che sognavo di fare sin da quando 15 anni, e probabilmente sono andato anche oltre quei sogni di ragazzo.
Tutto sommato posso dire di essere una persona realizzata e serena che ha trovato il giusto equilibrio. Sono per le cose semplici e la mia vita è molto appagante nei vari ambiti. Ho trovato il mio senso del benessere.
Intervista tratta dalla rivista Destinazione Benessere n°21 di Luglio 2021