MIRIAM VECE “Spero di essere un esempio”
Miriam Vece è la regina d’Italia delle specialità veloci su pista.
Nata a Crema nel ‘97 , corre per il team Valcar-Travel & Service e il Centro Sportivo Esercito.
Detiene 4 record italiani di ciclismo: velocità, 500 metri a
cronometro, velocità a squadre insieme a Elena Bissolati,
e nei 250 metri a cronometro.
Miriam qual è la prestazione che porti nel cuore?
Sicuramente la medaglia di bronzo al Mondiale 2020 di Berlino e le due medaglie ai Campionati Europei under 23, nella 500 metri e in quella Individuale.
Cosa ti ricordi di questi momenti?
Sono stati momenti bellissimi ed emozionanti visto anche che sono l’unica che è riuscita a ottenere certi risultati in Italia, quindi penso sia un orgoglio sia per me che per tutta la Federazione. Ringrazio il CSOE, Centro Sportivo Esercito, per tutto il supporto che mi da.
Il ciclismo è uno sport adatto a tutti per tonificare i muscoli e fare fiato. Ma come cambia il fisico andando in bici?
Cambia molto, ma poi dipende anche dalla disciplina che fai. Ad esempio io facendo velocità, al massimo due giri di pista, ho più muscolo di chi fa endurance o strada, ma contemporaneamente ho meno resistenza.
Quanto è importante lo sport per il tuo benessere?
Molto. Pensa che faccio ciclismo da quando avevo sei anni, sono felice e sono certa che l’attività sportiva ha fatto bene al mio corpo. Purtroppo vedo ragazzi della mia età che bevono e fumano e penso che potrebbero impiegare meglio il loro tempo.
Certo, ci sono tanti sacrifici alle spalle. L’essere così impegnata tra allenamenti, gare nazionali, europee, mondiali. Non so com’è avere le domeniche libere.
Segui un’alimentazione particolare?
Mangio bene e salutare. Quando mi alleno di più mangio più proteine, invece quando ho un giorno di riposo mangio un po’ di meno, sono abbastanza libera e mi considero brava nel gestire la mia alimentazione. Facendo la velocista, non è così importante nello sport rispetto a chi fa competizioni in strada.
Il tuo piatto preferito, cosa ti piace mangiare di più?
La pizza. Si, lo ammetto, la pizza è il mio “sgarro” settimanale, troppo buona.
Poi la carne rossa, la tagliata con patate.
Che tipo di allenamento fai?
Palestra, pista e bike. Ogni giorno mi alleno sempre con la mia Wattbike, per circa un’ora e mezzo, e a volte anche di più, dipende dalle circostanze. E’ fondamentale, ce l’ho a casa ed è una comodità soprattutto quando non mi è possibile uscire perché c’è maltempo, pioggia, nebbia, freddo.
Sei fidanzata?
No, è un po’ dura… quando fai sport a livello professionale hai poco tempo per uscire, figuriamoci avere una relazione. Fare ciclismo non è così semplice, ed è comunque uno sport individuale, si è quasi sempre da soli, ci si allena da soli.
A volte penso quanto sarebbe bello avere qualcuno al mio fianco, però so che vivo praticamente otto mesi l’anno fuori casa e che sarebbe difficile conciliare tutto. Ovvio che se dovesse arrivare l’amore non direi di no, però non lo sto cercando.
Quando non sei in giro per l’Europa dove vivi?
Vivo a Romanengo in provincia di Crema con i miei genitori, ma pensiamo di trasferirci a breve a Montichiari, così potrei allenarmi un pò meglio con un gruppo di velocisti che incontrerei lì.
La tua giornata tipo?
Sveglia alle otto e mezza, colazione e allenamento, che sia palestra, pista o bike, fino a pranzo e poi c’è la seconda sessione del pomeriggio che di solito è la pista. Tutti i giorni così, a parte qualche volta la domenica, se ho la possibilità, mi riposo.
Come ti piace trascorrere il tuo relax pomeridiano o serale?
Esco con amici e se sono a casa mi piace rilassarmi guardando le serie tv su Netflix. La mia preferita è Prison Break anche se ne ho viste tante altre, addirittura La Casa di Carta l’ho rivista un paio di volte.
Un augurio a conclusione?
Che il nostro sport possa essere più seguito perché è bellissimo. In Italia i media danno poca visibilità, rispetto al resto d’Europa.
E ancora di più mi auguro che tutto lo sport al femminile sia più visibile, ce lo meritiamo.
“mi auguro che tutto lo sport al femminile sia più visibile, ce lo meritiamo.”